Il secondo motivo è che tutto ciò che è latente nella psiche e che quindi si trova nell’inconscio, viene proiettato. Così, parte del rapporto con l’altro è, in realtà, con le tue proiezioni e, conseguentemente, con te stess*. Divenire cosciente di questa verità è l’unico modo per vivere un rapporto maturo e far sì che l’amore sia evolutivo, fonte di crescita e di consapevolezza. L’altra persona è il tuo specchio, il portatore delle tue proiezioni, di tutte quelle parti che hai rimosso, rifiutato.
Nell’altro quindi riconosciamo tanto noi stessi quanto ciò di cui siamo mancanti. Ed è proprio questa assenza che non solo ci spinge verso l’altro ma addirittura, attiva un processo di crescita interiore che ci porta a integrarla.